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COME,DOVE NASCE FACEBOOK ......

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FACEBOOK E LA SUA STORIA

COME,DOVE NASCE FACEBOOK ...... Facebo10


Ultima modifica di cris il Dom 8 Gen - 20:23:31 - modificato 1 volta.
cris
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COME,DOVE NASCE FACEBOOK ...... :: Commenti

cris

Messaggio Dom 8 Gen - 12:03:08 Da cris

Zuckerberg, idea e successo
"La vera storia di Facebook"

Esce in Italia il libro che ripercorre la crescita del social network dalle stanze di Harvard al mondo intero. L'autore, David Kirkpatrick, ci racconta pregi e limiti del fondatore della compagnia: "E' un visionario, ma accentrando tutto rischia di sbagliare" di MAURO MUNAFO'


"E' la società più interessante che abbia mai visto, e Mark Zuckerberg la persona più visionaria che abbia mai incontrato". Con queste parole David Kirkpatrick, già giornalista specializzato in tecnologia della testata americana Fortune, spiega perché ha deciso di mettere su carta la storia di Facebook, il sito che ha cambiato la rete, ha occupato le pagine dei giornali di tutto il mondo ed è persino diventato protagonista di un film da Oscar.

Nelle trecento pagine del suo Facebook, la storia, edito da Hoepli e appena pubblicato anche in Italia, Kirkpatrick ricostruisce il fenomeno dalle origini ai giorni nostri con un lavoro estremamente documentato e dai toni più oggettivi e meno scandalistici rispetto al film "The Social Network". Ne esce un ritratto di insieme del fenomeno del momento, dall'entusiasmo giovanile dei fondatori ai tempi di Harvard alle offerte miliardarie per l'acquisto, passando per gli scandali che hanno accompagnato il successo: i guai con la privacy, le proteste degli iscritti, i problemi legali sulla proprietà. Senza dimenticare gli effetti che Facebook ha avuto nel modo circostante, aiutando le persone ad alimentare movimenti di protesta, a scambiare idee, a tenersi in contatto.


"Facebook sta cambiando il mondo e il suo obiettivo è proprio questo - spiega a Repubblica.it David Kirkpatrick - è un'incredibile combinazione di tecnologia e sviluppo sociale: ha capito che c'era un'evoluzione in atto della
società e l'ha alimentata".

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cris

Messaggio Dom 8 Gen - 12:04:26 Da cris

Sette anni fa Facebook era nel pc di uno studente di un college, ma fuori i concorrenti erano già agguerriti. Come ha fatto a conquistare seicento milioni di iscritti, scacciando dal mercato gli altri?

"Gli altri social network delle università sono stati semplicemente sconfitti dalla competitività di Zuckerberg: avevano un buon dna, ma la gestione non era all'altezza. Un discorso a parte meritano i colossi come MySpace e Friendster. Quando Facebook nasceva era MySpace il social network dominante. Ma Facebook ha da subito avuto una differenza: dovevi usare il tuo nome e i tuoi amici reali, e questo cambia le cose. Non bisogna poi sottovalutare che Facebook è sempre stata una compagnia tecnologica, mentre MySpace era una media-company. Alla fine è più facile che sopravviva una società che vive di tecnologia rispetto a una che vive di marketing".

Mentre Facebook cresceva e conquistava milioni di utenti nel mondo, un peso sempre maggiore lo acquistava la figura del suo fondatore Mark Zuckerberg, oggi il più giovane miliardario del mondo. E' sempre lo stesso ragazzino di Harvard?

"No, affatto. Quando fai partire una compagnia a 19 anni, se non cresci anche tu, avrai grossi problemi e non avrai chance di successo. Mark nel tempo è diventato più risoluto e sicuro sulle sue potenzialità da manager. E' sempre stato convinto di poter fare qualsiasi cosa, ma non riteneva di essere capace di gestire quello che creava e aveva in orrore l'idea di fare business. Poi è invece riuscito a creare una vera società, che quest'anno avrà incassi per 5 miliardi di dollari. E' anche più a suo agio nel ruolo di persona pubblica: prima del film e della copertina di Time era già conosciuto negli States, ma adesso è una vera celebrity".

Da un lato Zuckerberg e la strepitosa crescita di Facebook, dall'altra tutto il gruppo di fondatori che si sfila uno dopo l'altro e lo lascia solo. E' davvero impossibile lavorare con "Zuck"?

"Credo che sia difficile. E' una personalità molto forte e ha il completo e totale controllo della società. A un certo punto diventa difficile lavorare per qualcuno quando il tuo parere conta così poco. Però le storie dei fondatori sono molto diverse: Saverin è stato cacciato, D'Angelo aveva difficoltà a lavorare con Mark perché si è sempre ritenuto un programmatore migliore e capace di fare da solo (e andandosene da Facebook ha fondato Quora ndr), Parker non era una persona adatta a lavorare in una società di questo tipo. Poi c'è Moskovitz, che ha capito che la sua influenza era limitata e ha deciso di lasciare per fare qualcosa da solo. Un altro è Cris Hughes che se ne è andato dicendo che resterà amico di Mark, ma che è impossibile lavorare con lui. O anche Matt Cohler. Mark mi ha confessato più volte di essere dispiaciuto della dipartita soprattutto di tre di loro: Moskovitz, Cohler e D'Angelo e che avrebbe cercato di riportarli con lui. In ogni caso non è stata una perdita grave per Facebook, che ha potuto sostituirli con persone all'altezza. Ma è stata dolorosa per Zuckerberg".

Facebook è solo Zuckerberg insomma. Non è rischioso?

"Se da una parte è fondamentale avere una persona capace di decidere tutto da solo, dall'altro quando l'azienda diventa gigantesca c'è il rischio di commettere dei grossi errori che facciano crollare tutto. In questo senso Zuckerberg negli ultimi tempi si sforza di consultare il consiglio di amministrazione e altri prima di fare delle scelte. Rimane il fatto che è il decisore unico e ultimo, e questo può essere pericoloso per Facebook".

L'influente blog della Silicon Valley TechCrunch ha consigliato il tuo libro, ma ha anche sottolineato che è scritto da una persona che ama Facebook...

"Ho provato ad essere oggettivo come ogni giornalista, ma è impossibile esserlo del tutto perché ho comunque delle opinioni. E' vero però che sono un sostenitore di Facebook: credevo nelle potenzialità di questa società quando aveva 9 milioni di utenti e non mi devo scusare di essere un "entusiasta". Alcune critiche mi sono state rivolte perché non ho dato troppa importanza alla storia dei gemelli Winklevoss (la causa sulla proprietà di Facebook di cui parla il film The Social Network ndr) ma la ritengo quasi insignificante".

Restiamo sulla paternità contesa di Facebook. Saverin, i gemelli Winklovess e adesso persino un tale Paul Ceglia. Sicuro che Zuckerberg non menta?

"Il fallimento è orfano, il successo ha tanti padri. Quando arriva il successo compaiono come funghi quelli che non hanno credito. Tutti loro sono stati in qualche modo coinvolti nella storia di Zuckerberg, ma solo Saverin ha realmente interagito con Facebook. Solo che non ha creduto nell'idea e non l'ha seguita nella sua crescita e per questo è stato estromesso. I Winklevoss, per quello che so, non hanno mai avuto nulla a che fare con Facebook: se Zuckerberg ha rubato le loro idee, loro stessi le avevano rubate prima a qualcun altro. Per quanto riguarda Ceglia è un po' più complicato, ma io penso sia un bugiardo. Forse ha condiviso un progetto con Zuckerberg nel 2003, ma non credo che Zuckerberg sia stato così stupido da vendere metà Facebook per mille dollari prima ancora di lanciarlo. Scopriremo in tribunale se ha qualche diritto, ma è stato in silenzio per sette anni prima di parlare. Dove era nel frattempo?"

Nel libro sei piuttosto critico con il film The Social Network, che ha reso famosi gli inizi di Facebook.

"In realtà il film mi è piaciuto, ma non racconta la vera storia. Hollywood è fatta per divertire, non per informare e chi crede cecamente a quello che vede deve avere qualche problema. Prima di guardare il film molta gente non ha idea di quale sia la storia di Facebook e quindi la pellicola rischia di confondere loro le idee: ci sono tante falsità e tante cose vere mischiate insieme. Secondo me la personalità di Zuckerberg è stata tracciata male. Il film ne celebra l'intraprendenza, ma lo dipinge come più debole e arrabbiato di quello che è. Il vero Zuckerberg è molto diverso".

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cris

Messaggio Dom 8 Gen - 20:39:50 Da cris

E ora che ne dite di scrivermi la vostra "avventura" FACEBOOK ?

Comincerò con raccontarvi la mia,risale a qualche anno fa,come tutte le sere,meglio notti,ci si trovava il gruppo forum su skype,ricordo quella notte si sentiva kevin fare giochini e ridere ,poco dopo ci da un link invitandoci ad iscriverci,e lì inizia la mia avventura scambi amicizia e ...il prima applicazione.
Si trattava di costruire un animaletto,cagnolino gattino a fantasia,nutrirlo coccolarlo fino a portarlo ad un top di energia che gli consentiva di gareggiare con gli altri cuccioli ,ogni giochino porta ad un guadagno di "soldi" che consente l'aquisto di quanto serve per avvanzare con il gioco!
Da li ricordo l'acquario,mi piaceva io e mi
o marito abbiamo sempre avuto l'acquario e quelle vasche quei pesci.....
a seguire la farm...ahhhh sogno della mia vita una fattoria tutta mia con tanti tanti animali e non vi dico quanti cavalli....
Ma oltre i giochini il poter far parte di gruppi,musicali e sportivi nel mio caso e entrare come fans...bhe nei grandi GOTTHARD,ALTO VOLTAGGIO gruppi rok forti e ame vicini conosciuti personalmente!Ora attendo SIMONE DARA batterista di un gruppo metal che sta avendo una buona partenza.
Leattività che svolgo ora su facebook sono poche ,meglio una i SIM con tutta la mia famiglia e ci consente condividere al pc un po' di tempo libero visto l'attività non è impegnativa.
Ma ci ritrovo tanti tanti amici,della mia infanzia e anche....di forum che si spezzano si dividono e li ce li trovo tutti e posso ancora inviare loro un salutino veloce!
Come trovarmi e aggiungermi ai tuoi amici? semplice nell'applicazione cerca scrivi
Cristina Taddei!

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